Playmaker esperto, Andrea Traini racconta a Vecchio Cuore Giallo Blu le sue ambizioni per la prima stagione a Torino. Chiamato da tutti “Caccu”, completerà il pacchetto di registi della Reale Mutua insieme a Cappelletti. Piccolo sguardo anche alla Nazionale che, con il mondiale alle porte, ritrova Gallinari e Datome.
Traini, Lei è un giocatore che porta velocità, fantasia e tecnica all’attacco torinese, quanto pensa possa essere importante correre in transizione?
Sicuramente sarà molto importante. Correre in transizione ti permette di essere in sovrannumero e di trovare tiri più facili. Inoltre, questo tipo di conclusioni da fiducia alla difesa e all’attacco di conseguenza, quindi è un aspetto molto importante.
Con Cappelletti forma una coppia di registi di grande qualità. Dove vede Torino a fine stagione al suo primo anno di esistenza?
Dove possiamo arrivare non è importante. La cosa fondamentale è avere un obiettivo comune da raggiungere. Per noi sono i playoff. Dobbiamo concentrarci per arrivarci. Poi vedremo cos’altro potremo realizzare.
Considerando il calore di una piazza come Torino, si aspetta un soldout già all’esordio?
Non mi aspetto nulla perché siamo una realtà nuova. Sicuramente spero che venga sempre più gente al Pala Gianni Asti ma quello dipenderà da noi. Dovremo essere bravi a convincere i tifosi a venire al palazzetto. Questo lo possiamo fare solo attraverso l’impegno in allenamento e i risultati.
Chiudiamo con la Nazionale. Mondiale alle porte senza Melli e con l’incognita Gallinari-Datome.
In queste manifestazioni è difficile fare pronostici. Sbagli la prima partita e sei quasi fuori, poi vinci la più difficile e torni in corsa. Vedendo le partite, mi sembra un gruppo molto unito e, anche se l’assenza di Melli peserà molto, spero possano fare un grande mondiale.
